Laboratori


Da molti anni conduco con passione laboratori di teatro e canto.
Ho lavorato in contesti molto diversi portando avanti un mio metodo che vede nella forma laboratorio una grande occasione di arricchimento individuale e di gruppo.
Negli anni questa esperienza si è declinata con ottimi risultati in vari contesti, sia a livello di puro insegnamento, sia all’interno di progetti con una valenza sociale.

Il percorso che propongo a tutti i gruppi ha come principale cardine il mio desiderio di trasmettere il piacere e la forza dell’ensemble.
Ogni volta chiedo ai partecipanti di formare un cerchio, di cui anch’io faccio parte.
E da quella posizione, del tutto speciale, partiamo insieme per un itinerario che contempla diversi paesaggi in cui respirare un canto comune, unico e irripetibile perché parzialmente basato sull’improvvisazione.
Muovendo i primi passi di questo percorso adoperiamo elementi che stanno a cavallo tra teatro e musica per innalzare la soglia di ascolto (la prima qualità del musicista è proprio la capacità di ascolto), rendere più viva la presenza e atterrare su un piano in cui riuscire a ‘dire’ non solo con il contenuto testuale che esce dalla nostra bocca, ma con l’intenzione che sprizza da noi stessi in mille modi diversi, con il linguaggio del corpo o un semplice tono o inflessione della voce e si comunica all’esterno e agli altri.
Una volta partiti, molta energia comincia a circolare attraverso il cerchio.

Diversi piani di lavoro si intersecano.
Quello relativo al suono e al respiro: siamo uno strumento a fiato e disponiamo di molti risuonatori possibili, la pratica sempre ci rivela a noi stessi!
Quello fondamentale del ritmo, che è la pulsazione cardiaca di ogni forma espressiva, è la tensione strutturale di qualsiasi musica, persino quando non c’è un beat regolare.
Quello melodico, che disegna linee attraverso cui il canto si libra: linee tenui o marcate, semplici o ornate, curve, spezzate, intermittenti, scale che salgono o che scendono, o forse addirittura tonfi; il tutto reso possibile dal silenzio, la nostra pagina bianca.
Quello armonico, in cui la sovrapposizione di più elementi ritmici e melodici dà luogo ad una struttura più complessa: siamo gli architetti visionari di un edificio sonoro, armonizziamo e assembliamo a nostro piacimento parti diverse che si compongono fra loro.
Il mio percorso mi ha messo a contatto con linguaggi musicali molto diversi, dalla classica all’underground, passando per il folk: e ciascun mondo musicale ai miei occhi assume dignità e valore nel momento stesso in cui veicola messaggi, visioni, emozione.

L’esito di questo training si muove in due direzioni possibili: da una parte l’interpretazione di brani di world music con provenienze diverse eseguiti a cappella; dall’altra la creazione estemporanea e performativa di un ‘luogo’ formato dai ‘gesti sonori’ emessi e agiti dai partecipanti stimolati dalla conduzione.

Tra le mie esperienze passate

  • Laboratori nella scuola (elementari, medie e superiori, curricolari ed extra-curricolari); in scuole di teatro; equipe di formazione aziendale
  • Laboratorio teatrale presso il settore femminile del Carcere di San Vittore a Milano
  • Laboratorio di teatro con Associazione Mogador Essaouira in Marocco, rivolto a ragazzi di strada
  • Workshop presso Istitute National des Artes di Bamako, Mali e Atelier Nomade presso Cotonou, Benin
  • Co-progettazione con Assessorato Politiche per l’Integrazione Progetto Rigenerazione Urbana della Città di Torino finalizzato a percorso teatrale presso la comunità Rom del campo di Via Germagnano (TO)
  • Laboratorio permanente presso Eclectika-percorsi d’arte
  • Formazione teatrale al fianco dell’attivista Djana Pavlovic