Che io possa esser dannato se non ti amo


Un concerto spettacolo dedicato a Domenico Modugno

Attraverso alcuni brani della sua vastissima produzione percorriamo insieme alcune tappe del percorso del grande autore in un viaggio a ritroso che ci riporterà il sapore, il carattere e l’evocazione di un’epoca del nostro paese remota ma allo stesso tempo familiare, precedente al peccato originale della corsa al consumo, e di tanto altro..

Le canzoni di Modugno  come preziosi frammenti di un mondo dove i  colori sono quelli primari  della gamma delle emozioni dell’umano, e parlano la lingua schietta dei grandi temi della vita di tutti: nascita, amore, morte, festa, lavoro, lutto, esilio..

Un programma che ha emozionato e stupito le platee più diverse, facendo riscoprire un artista popolare e di grande ispirazione.

”…riportando la creazione musicale alla verginità dei tempi omerici, quando non cera distacco tra la composizione e lesecuzione. Nella sua invenzione melodica confluiscono tumultuosamente ogni sorta di detriti popolari del bacino mediterraneo, agli affioramenti di schietti strati di musicalità popolare si mescolano movenze canzonettistiche di ballabili moderni, echi di banda municipale, come quella che dirigeva Mascagni a Cerignola, e spunti operistici nazionali: Rossini dà il braccio a Duke Ellington, e tutta questa baraonda è fusa come una lava nel fuoco di un contatto schietto con la realtà….”

A proposito di Domenico Modugno, Massimo Mila (18 marzo 1956)

*com’è noto Modugno in realtà era originario di Polignano a Mare in Puglia, ma sul suo conto circolò agli esordi la voce secondo cui fosse siciliano

Voce: Camilla Barbarito
Fisarmonica: Guido Baldoni

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